Passa al contenuto principale
Topic: La Storia dell'Auto e in Pericolo? (Letto 2838 volte) Topic precedente - Topic seguente
0 Utenti e 1 Visitatore stanno visualizzando questo topic.

La Storia dell'Auto e in Pericolo?

Come era stato citato in un altro post, io ho un'idea sul mondo dell'auto: io credo che ultimamente, a causa di acquisizioni forzate o cessioni date date da condizioni economiche disagiate alcune case automobilistiche siano arrivate a "possedere" anche altri marchi (soprattutto storici e importanti) ne sono esempio:

bentley, bugatti e lamborghini (acquisite dal gruppo Audi VolksWagen)
Rolls Royce (acquisita da BMW)
Jaguar (gia da tempo acquisita da ford)

ora, e chiaro che alcune di queste case abbiano cercato di rendere i marchi acquistiti piu vicini alle loro politiche aziendali...ne escono le Jaguar Familiari con motore diesel e trazione anteriore (mamma mia che schifo) le Bentley e le Lambo con trazione integrale e chissa che altro sforneranno...

Io penso che alcune scelte anche se economicamente premianti vadano a stravolgere l'idea che stava alla base di alcune case e forse vadano ad influire sugli eventuali acquisti di quei clienti puristi del marchio storico...trovandolo stravolto


voi che ne pensate?

Re: La Storia dell'Auto e in Pericolo?

Risposta n. 1
anche la volvo e stata in parte assorbita da ford!!

bhe non troveremo mai ibridi in giro! saranno sempre distinte x qualita, prezzo categorie.....
e solo un fatto comerciale!!

 

Re: La Storia dell'Auto e in Pericolo?

Risposta n. 2
Non posso fare altro che concordare, quando la Jaguar annuncio la prima auto a scorreggio naftato ho inorridito, per non paralre anche di alfa romeo che sulla gt usa motore multiscorreggio. X le Lampbo la trazione integrale magari sarebbe arrivata lo stesso(ricordiamoci i trattori)su un modello o 2, pero e vero queste acquisiszioni spesso non rispettano al 100%  cio che era ilmarchio originale, ma se questa casa automobilistica viene acquisita da un'altra un motivo c'?, ovvero niente soldi per pagare i conti, ergo la politica costruttiva non consetiva abbastanza introiti, quindi chi acquista non vuole avere perdite ma avere un tornaconto.