Forum Hyundai Racing Club

Generica => Discussioni generiche => Topic aperto da: Ebe86 - 30 Luglio 2019, 12:52:45

Titolo: Auto storica
Inserito da: Ebe86 - 30 Luglio 2019, 12:52:45
Ciao a tutti...parlando con un mio amico è uscita fuori la discussione delle auto storiche...Ora precisando che io ho una tiburon del 97 nonostante tutto ben tenuta è possibile che in Italia queste auto non sono considerate ad interesse storico? Leggendo la lista figura solo la hyundai S-coupè....Secondo voi si potrebbe fare qualcosa? Sarebbe un peccato che le nostre auto vengano bistrattate in questo modo  (wall!)
Titolo: Re:Auto storica
Inserito da: MasterPc - 30 Luglio 2019, 16:04:14
A messina una coupe è già entrata tra quelle amatoriali, quindi perchè no?
Titolo: Re:Auto storica
Inserito da: Angelo Cassaro - 30 Luglio 2019, 16:31:46
Le auto possono considerarsi storiche all'età di 30 anni, le nostre al momento sono solo auto vecchie,mi sono informato.
Titolo: Re:Auto storica
Inserito da: MasterPc - 30 Luglio 2019, 17:53:21
Oltre che vecchie possono essere considerate "amatoriali", ovvero di rilevanza storica ma non storiche.
Possono quindi usufruire dello sgravio del 50% del bollo... il primo anno forse spendi qualcosa in più tra iscrizione club, pratiche ecc... ma poi hai il 50% del bollo che non è male da 20 a 30 anni (non retroattivo ovviamente).

Titolo: Re:Auto storica
Inserito da: Angelo Cassaro - 30 Luglio 2019, 23:26:12
Ribadisco dicendo che mi sono informato presso L'ASI l'albo auto storiche mi hanno detto che per avere l'iscrizione al club la macchina deve avere almeno 30 anni, deve essere in ottimo stato sia di motore che di carrozzeria inoltre deve avere il motore originale come da libretto e avere almeno il 50%dei componenti originali. Dopo di che la macchina entra a far parte dell'albo e non paga più il bollo e usufruisce di assicurazione agevolata. Di categoria amatoriale non me ne hanno parlato.
Titolo: Re:Auto storica
Inserito da: Ebe86 - 31 Luglio 2019, 13:01:50
A messina una coupe è già entrata tra quelle amatoriali, quindi perchè no?

Qualche info in più Masterpc? Cosa significa auto amatoriali?
Titolo: Re:Auto storica
Inserito da: Themark81 - 31 Luglio 2019, 22:25:08
La Lantra di mio Padre è storica da tempo ormai, ha anche lo stemma ASI, ed è un auto del 1991, quindi non ha ancora 30 anni
Titolo: Re:Auto storica
Inserito da: Angelo Cassaro - 01 Agosto 2019, 08:43:25
Qualche anno fa le auto già a 20 anni erano di interesse storico poi le leggi sono cambiate oggi ci vogliono 30 anni per essere iscritte ASI.
Titolo: Re:Auto storica
Inserito da: MasterPc - 01 Agosto 2019, 11:48:17
Essere ASI e detrazioni fiscali sono due cose diverse.
L'asi è il certificato di auto considerata storica, per cui se un'auto ce l'ha se la tiene.
Per la legge invece vice oltre l'Asi anche l'età, quindi se hai L'asi ma non hai 30 anni paghi il bollo regolare.

Ti copio un pezzo di articolo:

Auto storiche e di interesse collezionistico
I veicoli di interesse storico e collezionistico sono quelle regolarmente iscritte ad uno dei registri riconosciuti dalla legge, ovvero ASI, Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI e, a differenza delle auto d’epoca, possono circolare sulle strade purché posseggano i requisiti previsti per questo tipo di veicoli, determinati dal regolamento.

Per poter essere considerate auto storiche è necessario il CRS, Certificato di Rilevanza Storico collezionistica. Questo certificato è stato introdotto con il D.M. del 19 marzo 2010 in sostituzione del precedente “certificato delle caratteristiche tecniche”  e per ottenerlo è necessario l’intervento del Dipartimento per i Trasporti terrestri, la navigazione ed i sistemi informativi e statistici, che può, dopo aver effettuato le verifiche richieste, rilasciare la nuova carta di circolazione, con obbligo di revisione ogni due anni.

In ogni caso, è fondamentale richiedere l’Attestato di datazione e storicità (AdS) che, come si legge nel regolamento,  “viene rilasciato ad probationem su domanda compilata dal proprietario del veicolo che deve certificare con propria firma le informazioni indicate nel modulo di richiesta”, a patto che:

carrozzeria, telaistica e/o allestimento risultino conformi all’originale o rispondenti a caratteristiche analoghe;
il motore sia tecnicamente compatibile, anche se a GPL;
interni /selleria siano integri e decorosi.


In questo caso se viene accettata puoi accedere allo sconto 50%... ma attenzione... alcune regioni potrebbero non dare lo sconto intero ma solo il 10% e altre invece il 50% o addirittura se ne sbattono.
In particolare il Veneto sembra che possa aver vinto una causa e reintroduca il 100% sulle auto storiche... la cosa è fumosa e in rete non c'è ancora informazioni complete.

C'è da informarsi... In sicilia, il mio amico ha oggi: 50% di bollo e sconto di 100 euro sull'assicurazione, il che non è male alla fine.
Titolo: Re:Auto storica
Inserito da: Ebe86 - 01 Agosto 2019, 12:57:19
A chi ci si dovrebbe rivolgere? Io vivo nel Lazio....mmmm la vedo dura   (wall!)  (wall!)
Titolo: Re:Auto storica
Inserito da: MasterPc - 01 Agosto 2019, 15:41:32
Ad un club convenzionato, va visto un pò dove... cerca qualche articolo in merito e prova a fare due domande... anche io presto proverò a farla... Mi devo informare bene
Titolo: Re:Auto storica
Inserito da: Angelo Cassaro - 01 Agosto 2019, 16:37:50
A chi ci si dovrebbe rivolgere? Io vivo nel Lazio....mmmm la vedo dura   (wall!)  (wall!)
ti devi iscrivere ad un club ma ti ripeto l'auto deve essere originale e ci vogliono 30 anni devi andare in un club auto storiche nel Lazio ci saranno sicuramente (ci sono qua in Sicilia..)se non conosci nessuno cerca su Google qualcuno lo trovi sicuro.
Titolo: Re:Auto storica
Inserito da: MasterPc - 01 Agosto 2019, 17:30:42
@Angelo Cassaro Non è per essere auto storica... ma di interesse collezionistico.
L'auto Storica ha Bollo tipo 20 euro e assicurazione speciale a quasi nulla.
L'auto di interesse collezionistico (20-30 anni) è stata approvata a fine 2018 la possibilità di avere 50% del bollo e un piccolo sconto sull'assicurazione.
La trafila è la stessa ma gli sgravi son diversi.
Poi a 30 anni (se ci arriva) il passaggio è semplificato ;)
Titolo: Re:Auto storica
Inserito da: Deneb - 01 Agosto 2019, 17:46:17
Ma la mia quando e se arriva a 30anni..........quanti chilometri avrebbe........"Grande Giove" :D
Titolo: Re:Auto storica
Inserito da: Angelo Cassaro - 01 Agosto 2019, 18:36:10
Ragazzi a me all'asi hanno detto così poi non so io cerco di farla arrivare ai 30 poi si vede
Titolo: Re:Auto storica
Inserito da: MasterPc - 02 Agosto 2019, 10:28:31
Questo un link:
https://www.automoto.it/news/auto-e-moto-storiche-2019-bollo-al-50-da-20-a-29-anni.html
Titolo: Re:Auto storica
Inserito da: reflexpoint - 27 Agosto 2019, 15:02:56
*Commento inutile*
No non è vero. Però è una lunga escursione....
Buona lettura

Io comprai una moto nel 2010 che aveva da poco compiuto i 20 anni.
Mi iscrissi alla FMI (il primo anno, dal secondo invece presso un motoclub affiliato FMI) e successivamente ho iscritto la moto al registro storico, ricevendo il Certificato di Rilevanza Storica e Collezionistica (che viene rilasciato per i veicoli di età compresa tra i 20 ed i 30 anni, allora ora e per sempre).

E sono entrato nell'esenzione bollo (in realtà pagavo la tassa di circolazione di €10,33). Nessun problema, a parte il primo anno che ho ricevuto la cartella esattoriale dalla Agenzia delle Entrate, perché avendo importato la moto dalla Germania, nel sistema risultava come prima immatricolazione 2010, mentre quello era l'anno di immatricolazione italiana.
Però alla MCTC quella casella la intendono come prima immatricolazione italiana e non assoluta, anche se indica "Prima Immatricolazione"... mentre nel libretto viene comunque riportato la prima matricolazione assoluta e la data di rilascio del libretto nazionale.

In ogni caso mi è bastato portare il libretto ed il certificato alla Agenzia delle Entrate per far annullare la cartella. Niente di più facile, anzi già dalla FMI mi avevano avvisato che sarebbe successo e lo stesso addetto della Agenzia delle Entrate mi ha spiegato nel dettaglio dove stava l'inghippo. In pratica nel sistema ci sarebbe bisogno di 2 caselle come risulta nel libretto, una per la immatricolazione assoluta ed una per quella nazionale (che per veicoli non importati chiaramente coincidono), ma ogni ente ha il suo elenco e se lo gestisce, l'Agenzia delle Entrate li può solo consultare, con quel che ne consegue.

Importante invece una cosa che mi fece notare l'addetto della Agenzia delle Entrate e che non ho trovato scritto o comunque spiegato bene da nessuna parte, neanche alla FMI.

Prima del 2015 per avere l'esenzione bollo era sufficiente che il veicolo avesse compiuto i 20 o i 30 anni. Non era necessaria l'iscrizione a nessun registro o alcun certificato (di rilevanza storica o storico a seconda se 20 o 30 anni). E in questa ottica, per ovviare alla cartella esattoriale (che ripeto poteva capitare in casi di date diverse tra prima immatricolazione e reimmatricolazione, di solito per veicoli importati, ma anche in caso di veicoli nazionali reimmatricolati con altra targa potrebbe succedere, magari quelli che hanno 30 anni e vengono trovati in qualche capanno e senza documenti per esempio) bastava portare il libretto e la LISTA VEICOLI DI INTERESSE STORICO E COLLEZIONISTICO, che ogni singolo ente rilascia annualmente (FMI, ASI, RIAR etc etc).

Ebbene, quando sono andato alla Agenzia delle Entrate, l'addetto mi ha fatto notare che in base alla sola lista non poteva annullare la cartella esattoriale.
Per un semplice fatto, la lista riportava la denominazione commerciale, mentre nel libretto era riportata la denominazione... boh non saprei come definirla, diciamo il codice che usa la fabbrica per indicare il modello. Nel mio caso in lista si leggeva CBR1000F anno 1989, nel libretto era riportato marca Honda modello SC24.... un po' per esempio come la BMW, esempio 320 denominazione commerciale mentre quella specifica del modello è E39 (adesso non ricordo se E39 magari è il 520).

Quindi se non avessi avuto il Certificato di Rilevanza Storica e Collezionistica ero fregato. Perché nel certificato, al di la della denominazione (anche li quella commerciale ovvero CBR1000F) erano riportati pure targa e telaio. Quindi li senza ombra di dubbio si identificava quel motociclo, che fosse SC24 oppure CBR1000F.

Quindi magari, prima di alterarvi se vi trovaste in una situazione simile, anzi meglio, prima di imbarcarvi in esenzioni bollo, verificate queste informazioni. Vi risparmiate incazzature varie, perdite di tempo, e sapete già cosa aspettarvi.

Da tenere in mente che in caso di veicolo immatricolato in Italia la prima volta e mai reimmatricolato, l'esenzione bollo è comunque automatica al compimento dei 30 anni, non serve l'iscrizione a nessun elenco e nessun certificato (come lo era anche per quelli coi 20 anni compiuti, prima del 2015).

Mentre se avete un veicolo importato, anche se di 30 anni, dovete verificare se il modello del veicolo indicato nel libretto coincida con la denominazione indicata nelle liste dei vari registri.
Se SI
- basta andare con la lista di riferimento ed il libretto alla Agenzia delle Entrate (quando vi arriva la cartella chiaro) per far riconoscere il veicolo come trentennale e far annullare la pratica di riscossione.
Se NO
- allora dovete iscrivere il veicolo a qualche registro e farvi rilasciare il certificato storico, altrimenti non avete altri strumenti per far riconoscere il veicolo come trentennale e siete costretti a pagare un bollo "normale" fino al compimento dei 30 anni... contati dalla immatricolazione Italiana.

Per il secondo caso, ci sono comunque delle problematiche legate all'iscrizione. Parlando di auto, non dico che deve essere pari al nuovo, ma quasi.... all'ASI sono state bocciate auto che avevano il tessuto del sedile guida, nella parte della seduta, con lievi pieghe. Avete presente quando vi sedete e come vi rialzate rimangono delle ondulazioni? Un po perché la pelle o il tessuto si è allentato, un po perché magari la spugna ha leggermente ceduto. Ma sono ondulazioni che vanno via con una passata di mano.
Ecco, auto così sono state bocciate...

Altro esempio, i tubi del servosterzo che tutti, a meno che nuovi, trasudano olio idraulico, potrebbe essere motivo di bocciatura.
Chiaro che sono poi valutazioni da ispettore a ispettore, però l'auto deve essere in buono stato di conservazione, sennò niente certificato. Anche le guarnizioni di portiere e finestrini. Se grigio topo anziché nere o crepate sono un problema etc.

Il buono stato di conzervazione non è quello che molti spesso intendono, soprattutto quando vendono le auto.
Per esempio la ruggine (come solo certe auto vecchie, e storiche, riescono a fare), qualche pecca di carrozzeria, lo strappetto o la zona consumata del sedile, il trasudo etc etc che dicono l'auto ha i suoi anni ed i suoi chilometri e quindi ci sta. No, non ci sta proprio.

Aprendo parentesi, se vendo un auto che ha una certa quotazione con quegli anni, la quotazione si abbassa in presenza di parti danneggiate, che sia di carrozzeria, motore od interni. Ci sta che mi devo aspettare "segni del tempo", ma sono comunque parti danneggiate che vanno riparate, e che incidono sulla quotazione, che non può rimanere la stessa. La pelle CONSUNTA è una cosa, quella strappata, o dove rimane il tessuto sotto perché la pelle è saltata via in pezzi plastificati, è un' altra.
Senza contare che quando un auto viene venduta come marciante, deve essere marciante a norma di legge, non solo perché l'accendo e premo sull'acceleratore e quindi marcia...

Che vuol dire marciante a norma di legge? Un esempio. Auto con 250.000 km e non ha mai rifatto i dischi freno o le sospensioni o le varie boccole dei braccetti etc. Quella è un auto che non frena e non sta in strada, perché già solo che prendi un avvallamento comincia a dondolare e quant'altro. Quindi è pericolosa, e queste riparazioni/sostituzioni per renderla marciante incidono sulla quotazione.
Perché dico questo? Perché altrimenti non è un auto marciante e quindi non è un usato, ma un auto da ripristinare, ed il discorso prezzo cambia...
Poi chiaro, ognuno mette il prezzo che vuole e ognuno spende a occhi chiuso quello che vuole.
Chiusa parentesi.

Però, quando la si va a iscrivere al registro storico, fanno molti controlli, e se non è ben conservata, non lo è e basta e la bocciano. Adesso non so se controllano lo stato dei freni eh, era solo per dire che quel modo di dire che spesso usiamo, ovvero "ha i suoi anni, ci sta", li non conta, non come lo intendiamo noi.

Apro un altra parentesi. Lunga.
Ho letto in giro commenti negativi contro la FMI, soprattutto quando il governo ha tolto nel 2015 le agevolazioni alle ultraventennali, ma non trentennali.
In molti commentavano che non c'era cultura e salvaguardia dei veicoli storici, e addirittura davano la colpa a enti come la FMI perché iscrivevano tutte le moto, anche se vecchie e con ruggine.
Non è vero. La FMI sa che le moto sono completamente esposte alle intemperie, le prendono dappertutto. E quindi qualche puntino (inteso patina) di ruggine si trova. Soprattutto nelle componenti in acciaio (o quello che sia, per distinguerlo dall'alluminio per intenderci) nelle moto più datate.

Per intenderci, se guardate la mia da vicino, sui cavalletti laterale e centrale, si notano dei puntini scuri, sono patine di ruggine, non intesa come la ruggine che si mangia il metallo che fa effetto carta vetrata. Ma ci sono.
Anche sul telaio, in acciaio, in alcuni punti dove ha preso sassate e si è scoperta la vernice, ha fatto la patina.

Essendo puntinature, e la patina è ferma non fa bolle di ruggine, la lascio così per non perdere l'originalità del pezzo. Se dovesse diventare aggressiva allora sarei costretto a rifarlo, con conseguente abbassamento del valore in quanto parte restaurata e non originale in buono stato di conservazione. Si parla di piccolezze eh, sennò sarei già intervenuto. Però queste piccolezze, mi avrebbero fatto bocciare la moto se la avessi iscritta ASI anziché FMI.

Se qualcuno ha visto le foto della mia macchina nella guida alla sostituzione del radiatore, avrà notato che guardando l'auto da sotto, negli attacchi inferiori del radiatore, c'è una leggera patina in un paio di punti. Roba di un cm per parte. Niente. Mentre sopra, i bulloni che tengono le staffe superiori del radiatore hanno fatto ruggine. I bulloni, le staffe sono perfette.
Queste sono cose che determinano la bocciatura.

Per esempio sul forcellone della moto era caduto acido di batteria, perché il tubo di sfiato si era crepato. L' acido ha mangiato la vernice (perché anche quello in acciaio e non alluminio) e si era creata una patina di ruggine però di 4 cm di diametro. Alla vista era brutta, sembrava più vecchia di quello che fosse. Ho fatto sistemare e riverniciare il forcellone.
Ora ho un pezzo "nuovo" su una moto di 30 anni, e stona un po, ed ho perso 2 adesivi originali perché non si trovano più in commercio, e quelli che c'erano non si potevano salvare perché il pezzo andava sabbiato.

Sono cose che fanno la differenza, ma l'area interessata era troppo grande, e sembrava messa peggio di quello che fosse in realtà.

Tornando a registri storici, c'è un registro che non ricordo quale (se RIAR, Alfa o quale), iscrive anche la 156, anche se di 10 anni solo, purché abbia il V6 Busso. O la 4C addirittura.
E questa iscrizione, anche se veicolo decennale, quinquennale etc, dava diritto alla esenzione bollo (però solo se effettivamente iscritte e con certificato in questo caso, altrimenti nulla). Casi particolari, ma c'erano.

Quello che voglio dire, al contrario di quello che scriveva la gente nei commenti, colpa e non colpa, nessun registro usa faciloneria nelle proprie valutazioni.
Ma quello che è successo con la legge 2015 si basa su due valutazioni principalmente.

A:
- l'esenzione bollo per le auto ultraventennali, era in realtà una concessione che fu introdotta con una legge specifica e successiva, per equipararla a quella delle auto trentennali. Non ricordo se fu fatta in sede di qualche manovra economica. Comunque una di quelle leggi/concessioni che come vengono date possono essere tolte, mentre nella legislatura nazionale inerente il bollo auto, le trentennali erano sempre escluse dalla tassa di possesso.

B:
- lo Stato doveva reperire soldi, e la pensata l'ha fatta bene.
Intanto precisiamo che non ha introdotto il bollo per i veicoli (ho sempre scritto auto, ma in realtà riguarda tutti i veicoli uso privato) ultraventennali, e non ha modificato la legge che riguarda il bollo e chi è tenuto a pagarlo (in realtà questa legge viene modificata, in aumento, solo nelle parti che quantificano il dovuto), semplicemente ha annullato la legge che concedeva l'estensione dell'esenzione.
Infatti la legge che parla di bollo auto specifica (e ha sempre specificato) che la tassa è dovuta fino ai 30 anni di età.
Inoltre, basti pensare che con la mia moto di 74kw/100cv euro 0 mi sono ritrovato a pagare 160€, anziché 10,33€ che pagavo in esenzione.
Mentre col mio GSXR1000 del 2003, di 120kw/165cv euro 2, pagavo "solo" 140 o 145€.
Vedete bene che la pensata è stata fatta bene. Il parco veicoli italiano diventa sempre più vecchio ogni anno che passa, vuoi perché non si hanno i soldi per cambiare auto, vuoi perché ci si affeziona all'auto, vuoi perché "la tengo finché non cede e poi solo allora la cambio" (e inspiegabilmente questi veicoli sotto questa frase o modo di pensare, diventano resistenti a tutto, ruggine compresa. Sono quelli che poi durano all'infinito), quindi erano troppi i veicoli che entravano nelle esenzioni e nel rovescio della medaglia, questo era un bel pool da dove pescare un sacco di soldi senza aumentare 'troppo' e di nuovo il bollo normale...
Chiusa parentesi lunga.

Quindi la legge del 2015 ha tolto la concessione alle ultraventennali, e si è aperto un mondo di confusione. Perché ci sono state regioni che hanno continuato a mantenere l'esenzione classica, altre che con specifiche leggi regionali l'hanno reintrodotta ma con altre percentuali di esenzione, altre che non sapevano che fare.

E non solo. Le assicurazioni. Ci sono assicurazioni che hanno tolto lo sconto che operavano ai veicoli ultraventennali perché non sono più storici per legge, ma devono avere 30 anni...
Se vabbè e se ci affacciamo alla finestra vediamo l'asino che vola in groppa all'orso ballerino sulla scia della cometa dei re magi....

La legge non ha mai, e dico mai, messo becco sulla classificazione dei veicoli.
I veicoli sono sempre stati, e sono rimasti, considerati di "Interesse Storico e Collezionistico" nella fascia di età tra i 20 (compiuti) ed i 30. Poi oltre i 30 sono considerati "storici". Ci sono altri step che ora non ricordo.

In pratica hanno preso la palla al balzo e quale occasione migliore che dare colpa alla legge e coglionare il cliente anziché dire che loro come assicurazione non praticavano più determinati sconti. Altrimenti la gente si guarda attorno e cerca un'altra assicurazione. Invece se gli viene fatto credere che la legge non lo considera storico, allora uno si mette l'anima in pace e non cerca altro.

Una volta per tutte. La legge riguarda solo la tassa dovuta allo stato e chi deve pagarla, e in che misura. Con annesse esenzioni se previste.

Gli sconti operati dalle assicurazioni, sono decisioni amministrative interne alle singole assicurazioni, che decidono se fare lo sconto, perché farlo e che condizioni porre.

La mia assicurazione per esempio proponeva un forte sconto per veicoli ultraventennali. Poi nel 2012 (quindi non c' entra nulla con la legge 2015) cambiarono le condizioni per usufruire dello sconto. Solo veicoli con tanto di certificato (mentre prima non era richiesto).
Con la legge del 2015 a livello di assicurazione non mi è cambiato nulla. Ma la mia non è una assicurazione per veicoli storici, ma una normale con scontistica prevista per veicoli di interesse storico e collezionistico.

Tra l'altro solitamente le assicurazioni per veicoli storici (ho scritto storici) prevedono copertura solo in sede di manifestazioni e raduni, a patto di comunicare date ed itinerari. Al di fuori di questo non è operante e non pagano.
Altre prevedono un tot di km max all'anno. Altre che non si può usare il veicolo per lavoro o per andare al lavoro etc.
E questo discorso lo riprendiamo poi parlando della nuova legge che parla del 50% fra poco.


Parliamo ora di veicolo iscrivibile.

A meno di diversi orientamenti ASI, i veicoli sono iscrivibili al compimento dei 20 anni, almeno così risulta ancora sul sito.
Il fatto che dicano di no, non vorrei sia dovuto ad un fraintendimento.
Nel senso, se chiedo se posso iscrivire l'auto al registro storico, magari chi sta di là da per scontato che io so di cosa sto parlando e mi dice di no, perché storico solo se ha 30 anni.
Però se io chiedo, dammi maggiori informazioni, storico dai 30, di rilevanza etc dai 20.

Nella capatina fatta sul sito ASI, ho notato pure però che l'ultimo decreto inerente i veicoli iscrivibili emanato dall'associazione e pubblicato sul sito è fermo al 2014.
Inoltre leggendolo dice che nel 2014 si potevano iscrivire i veicoli immatricolati nel 1994, al compimento del ventesimo anno, a cui rilasciare il certificato di rilevanza storica e collezionistica ai suddetti veicoli ai fini fiscali..... fini fiscali.

E qui entriamo nel campo delle supposizioni pesanti. Tanto pesanti.
Magari l'ASI effettivamente non ha mai valorizzato i veicoli ultraventennali e ne permetteva l'iscrizione solo e soltanto per i fini fiscali, perché nel 2000 la legge ha introdotto questa esenzione e quindi per dare la possibilità ai possessori di questi veicoli di usufruire dello sconto anche l'ASI ha concesso a questi la possibilità di iscriversi.
Decaduta la legge che dava la concessione, decade anche la motivazione di iscrizione, che se relegata ai soli fini fiscali chiaramente non ha più senso far iscrivere veicoli ultraventennali.

Sempre nel campo delle supposizioni, probabile che l'ASI nasca solo come Associazione rivolta a veicoli storici ed oltre, quindi dai 30 anni in su. E solo successivamente si sia aperta a veicoli ultraventennali solo e soltanto per rilasciare il certificato ai soli fini fiscali, e non di valorizzazione storica, o di interesse storico del mezzo.

Allora in questo contesto capirei la risposta negativa riportata, ma solo perché è un un'orientamento della Associazione, che non fa legge.
Anzi, tutto quel discorso fatto prima sui commenti negativi e accusatori rivolti alla FMI, io li rivolgerei a questo punto all'ASI.
Se concedi una iscrizione solo per fini fiscali, e non per una valorizzazione effettiva, allora sei tu la prima che sta danneggiando quello che è il concetto di veicolo storico o di interesse storico.
Tanto fatto i 20 anni si può iscrivere. Tanto è giusto per l'esenzione.

In realtà allora, come ho già scritto su, quando uscì l'esenzione per le ultraventennali, non era obbligatorio avere il certificato. Quindi far iscrivere veicoli solo per fini fiscali vuol dire distinguere auto serie a da auto serie b, fantomatiche storiche, anzi no di un presunto e fasullo interesse storico e collezionistico.
Distinzione fatta dalla stessa associazione per auto storiche.
Fine supposizioni pesanti, tanto supposizioni.


Con quello che ho scritto chiaramente non voglio far distinzione di associazione più brava da quello meno, quella cattiva da quella buona.
La FMI stessa, per esempio, per la mia moto tollera i dischi freno diversi e lo scarico non originale purché similare, per ovvi motivi di irreperibilità dei ricambi. Ma devo stare attento a non stravolgere il veicolo. Ti tollerano anche i tubi freno in treccia, ma non così facilmente.
Ora la mia moto ha fatto 30 anni. È un veicolo storico si, ma attualmente ancora soltanto con certificato di rilevanza storica e collezionistica, che non si aggiorna in automatico.
Se voglio il certificato di veicolo storico devo fare domanda di aggiornamento e ripassare tutti i controlli.
E li i tubi in treccia non passeranno mai il controllo. È molto più restrittivo.
Io ho ancora gli originali da parte, con marcatura 1989 davanti e 1988 dietro. Praticamente non frena neanche andando contro un muro... però sarei costretto a rimetterli o a ricomprarli nuovi... per quanto possano essere nuovi anche se mai dovessi trovarli.

Come detto, il veicolo superati i 20 anni è di interesse storico e collezionistico e può essere iscritto a qualche registro, tra quelli esistenti, a meno di diversi orientamenti del registro stesso a cui ci si rivolge.

E qui entriamo nel merito della legge 2019.
In realtà nel 2019 è stata modificata quella che era la legge del 2000, con rimozione di alcuni commi e l'inserimento di altri.

Uno di questi nuovi commi mette come condizione per usufruire della esenzione, in pratica uno sconto al 50%..., due cose:
- l'obbligatorietà del possesso del certificato di rilevanza storica e collezionistica;
- l'aggiornamento della carta di circolazione (e per chi ha quella elettronica?) con l'indicazione su quest'ultima di "veicolo storico".

E qui partiamo con alcune considerazioni, supposizioni e problemi.

Intanto perché l'ASI non dovrebbe più iscrivere veicoli ultraventennali ma non trentennali?
Era possibile prima della legge 2015, si poteva dopo la legge del 2015 (almeno su FMI, RIAR e non indagai su altri), ed è possibile ora anche dopo l'ennesima variazione alla legge che non fa invecchiare sti veicoli in pace..

Tanto la legge non mette becco sulla iscrizione, anzi ora mettendo l'obbligatorietà del certificato, indirettamente la motiva. L'ASI già prima lo rilasciava ai fini fiscali, quindi perché ora no?
Quindi ritornando alle mie supposizioni di prima, diventa sempre più probabile il discorso fraintendimento sul discorso storico e di interesse storico.

Aggiornamento carta di circolazione.
Personalmente non la vedo una cosa positiva, perché io credo che prima o poi questa dicitura sia scusante per limitazioni...
Intanto le assicurazioni. Se già dopo il 2015 hanno tirato fuori scusanti che il veicolo non poteva usufruire dello sconto perché non più storico per legge, adesso al contrario prevedo che poiché storico a libretto, non facciano una assicurazione 'normale' annuale.
Ma anzi una di quelle dedicate ai veicoli storici ma limitanti nell'utilizzo del mezzo.
Ma che inoltre questa condizione diventi pure imposta in caso qualcuno voglia fare una assicurazione normale e pagarla piena, vedendosela negare con la motivazione "non posso perché sul libretto è indicato storico e posso farti solo quella storica".
Chiaramente c'è da dire che le assicurazioni non sono vincolate alla legge del bollo, che non c'entra nulla. Ma come hanno agito stranamente a quella del 2015 potrebbero reagire peggio a questa...
Come rovescio della medaglia, ci sono ancora assicurazioni, come la mia ma anche di quelle che trattano i veicoli storici, che hanno continuato col loro corso, fornendo l'assicurazione annuale e totale normale e scontatissima ai veicoli oltre i 20 o 30.
Qualsiasi legge del bollo fosse in vigore, come avrebbe dovuto essere.

Inoltre questa dicitura a libretto secondo me prima o poi porterà a verifiche del veicolo ravvicinate, magari annuali.
Perché se storico = vecchio = a rischio se non correttamente manutenzionato e quindi soggetto a controlli più rigidi o più frequenti.. e magari sono quelli meglio tenuti proprio perché per arrivare a quelle età ci arrivano con certe attenzioni, chi più chi meno ma ci sono per forza.
Sennò prima o poi scoppiano, o per un incidente o per un guasto causati da inaffidabilità a seguito di noncuranza.

In ultimo, con la legge 2015 avevano reintrodotto una tassa (o meglio avevano rimosso l'esenzione a quella tassa) che ha portato un gettito di denaro non trascurabile nelle tasche dello Stato e delle Regioni.
Ora rimodulando di nuovo questa tassa con scontistica del 50%, vanno a togliere quel flusso di soldi oramai ritenuto dovuto.
E le Regioni o le casse dello Stato rimangono senza?
Ovviamente no.
Quindi per tutte quelle entrate dovute e non percepite (il 50% che non viene pagato dal possessore dell'auto), lo Stato dovrà stanziate dei fondi che andranno a coprire il mancato guadagno.
Questi fondi intanto saranno pagati da tutti i cittadini attraverso le tasse.
E molto probabilmente dovranno aumentare da qualche parte altrimenti sti soldi che dovevano entrare non entrano, e quelli per coprire da dove li prendono se già ne entrano di meno?

Ottimo, causeranno un malcontento ed un astio nei confronti dei veicoli storici e dei loro possessori.

E poi ad essere pessimisti questo malcontento verrà usato con qualche mossa demagogica per togliere l'esenzione anche ai veicoli trentennali, magari anche li in percentuale, ma verrà fatto.
Così nel far vedere che accontentano il popolo, la buttano in cu*o al popolo.. e via un altro bel gettito nelle casse dello Stato, nascosto dietro la scusa che non ci possono essere cittadini privilegiati rispetto ad altri... etc etc.

Beh per ora mi fermo qui.
Credo sia tutto ma se ho dimenticato qualcosa aggiorno, se ho detto inesattezze vi invito ad aggiungere le vostre informazioni.

Un P.S.
Leggendo in giro c'è chi scrive esenzione si, registro no, esenzione no, registro si eccetera.
Anche dopo la legge del 2015.
Ecco questo avveniva per il discorso della confusione creata dalla legge del 2015 e dalle Regioni.
Avendo le Regioni fatto come volevano (vedasi prima fra tutte la Lombardia che ha tenuto duro mantenendo quello che era l'esenzione pre 2015), chiaramente chi abitava nella singola regione riportava le notizie, prendendo riferimento a quanto avveniva in quella realtà, come fosse la legge.
La legge era una, nazionale, e nessuna Regione poteva ignorarla o fare un proprio decreto applicativo, perché le leggi emanate dallo Stato in materia amministrativa non possono essere interpretate ed applicate secondo le singole realtà Regionali.
Eppure lo hanno fatto.

"Per fortuna" in Friuli si sono attenuti fedelmente...